Roberto De Mattei, Pio IX. Casale Monferrato, Piemme, 2000. ISBN 9788870884876. Pagine 256.

Il revisionismo cattolico non ha mancato occasione, in tempi recenti, per proporre un ritratto di Pio IX in assoluta antitesi con quello consegnatoci dalla storiografia più consueta, che ne ha sempre biasimato la chiusura alla modernità e lo spirito antirisorgimentale.
Fra i tanti saggi, segnalo quello di Roberto De Mattei, storico del cristianesimo (e purtroppo vice presidente creazionista del CNR), che propone il ritratto personale e l’itinerario storico di un papa riformatore, ‘padre della patria’, e che per primo avvertì i rischi di una società anticristiana; di un papa incompreso, ma anche in gran parte sconosciuto; di un papa calunniato perfino da una parte della storiografia cattolica, che preferisce soffermarsi sui suoi primi anni di pontificato ‘liberale’.
A dispetto della opinione che la storiografia a lui ostile (‘basata su pregiudizi’) ha del “Sillabo”, il Pio IX più autentico e meritevole sarebbe proprio quello che ha guidato la Chiesa dopo il 1849, lottando (specie col concilio Vaticano I) affinché la sua natura ed il suo ordinamento non fossero corrotti (in senso ‘laicista’) dalle derive egualitariste e dai tentativi di democratizzazione sviluppatesi al suo interno.
Sul fronte esterno, secondo De Mattei, Pio IX avrebbe colto in pieno quel “carattere processuale del fenomeno rivoluzionario” in atto, che rischiava di portare, dopo il passo della caduta del potere temporale, alla soppressione della Chiesa stessa. In questa sua lucida e ferma contrapposizione al nuovo starebbe la sua modernità, e per lo stesso motivo il “Sillabo” è, per De Mattei, addirittura un documento profetico, che individua i germi dei più gravi mali del XX secolo: totalitarismi, relativismo.
Il volume segue di pochi anni quello dello stesso autore su Plinio Corrêa de Oliveira (e di riflesso sul suo padre spirituale Donoso Cortes), teorico di riferimento dei più reazionari movimenti cattolici; un precedente che ben colloca l’autore all’estrema destra del variegato spettro dell’attuale cristianità.

Francesco D’Alpa

Pubblicato su: "L'Ateo" n. 73 (1/2011)