Celebrato a Catania il Darwin Day 2008

Il 12 febbraio 2008 si è celebrato in tutto il mondo il 199 anniversario della nascita di Charles Darwin, una delle più importanti personalità scientifiche di tutti tempi. Per ricordarlo e per sottolineare l’importanza del suo lavoro, sin dall’epoca della morte del grande naturalista, si sono organizzati nel mondo anglosassone i cosiddetti “Darwin Day”, divenuti nel tempo occasione privilegiata per la difesa dei valori della razionalità e della laicità, in decisa contrapposizione alle ideologie religiose. Dal 2003, questa tradizione ha preso piede anche in Italia, dove fra il mese di febbraio e quello di aprile vengono proposti dibattiti, conferenze e proiezioni su tematiche attinenti l’evoluzionismo, le sue implicazioni teoriche ed i suoi risvolti applicativi. Capofila di queste iniziative, alle quali partecipano scienziati, docenti e giornalisti scientifici, è l’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti), che nel corrente anno ha promosso eventi in oltre trenta città.
I soci UAAR di Catania, al loro secondo Darwin Day, hanno realizzato un programma radiofonico, dal titolo “Perché la Chiesa ce l’ha con Darwin” trasmesso il 9 febbraio 2008 dall’emittente Radio Trasmissioni Modica, e disponibile on-line sul sito www.radiortm.it. Alla trasmissione hanno partecipato Marco Blanco, socio UAAR, Beppe Bertuccelli, referente UAAR di Catania, e Francesco D’Alpa, redattore della rivista “L’Ateo”.
Nel corso del programma è stata innanzitutto ricordata l’ostilità mista a derisione con cui il mondo cattolico accolse i rapidi successi della teoria evoluzionista, che scardinava in modo assolutamente convincente tutte le dogmatiche certezze della religione; quindi si sono ricordati i pochi documenti papali novecenteschi, che prima si sono tenacemente opposti alle interpretazioni non letterali della Bibbia e quindi hanno cercato un difficile compromesso con l’evoluzionismo; infine si sono illustrate le ragioni per le quali oggi va fermamente contrastato il diffondersi dell’ideologia del cosiddetto “disegno intelligente”, per il grave danno che essa arreca all’istruzione ed alla cultura scientifica, minacciandola con un pericoloso neo-oscurantismo. Infatti, a distanza di un secolo e mezzo dalla sua enunciazione, e nonostante le necessarie modifiche cui è andato incontro, l’impianto teorico del darwinismo è ancora la base ed il presupposto, ampiamente confermato da una crescente evidenza sperimentale, per lo studio dei fenomeni della vita e l’unico capace di farci conoscere il vero significato della presenza dell’uomo all’interno della natura, senza alcuna necessità di fantasiose spiegazioni soprannaturali.

Francesco D’Alpa

Pubblicato su: "L'Ateo" n. 56 (2/2008)